Lesbiche senza frontiere
ArciLesbica Zami dal 2018 ha un gruppo per le lesbiche di tutto il mondo, vieni e partecipa!
Lesbians without borders
Hi, are you a migrant woman? Are you a migrant woman who loves women? Do you feel lonely? Meet other women like you! For support, a talk and friendship.
Come to our meetings!
Where? In via Bezzecca 4, Milano (near Piazza Cinque Giornate)
When? Every Tuesday at 19:00
We speak English, French, Arabic, Spanish, Italian.
Every woman is welcome! Privacy guaranteed.
For more info: mailto:lesbiche.senza.frontiere@gmail.com
We are proud of who we are, we fight lesbophobia, we overcome stigma and fear. We know a lot about borders, we overcame a few, and we are still facing more ahead.
Lesbiennes sans frontières
Bonjour, tu es une femme migrante? Tu es une femme migrante qui aime les femmes? Tu te sens seule? Alors viens rencontrer d’autres femmes comme toi!
Pour un soutien, une conversation ou de l’amitié.
Viens à nos réunions! Où? Via Bezzecca 4, Milan (près de Piazza Cinque Giornate) Quand? Tous les mardi à 19 heures
Nous parlons français, anglais, arabe, italien.
Chaque femme est la bienvenue! La confidentialité est garantie.
Tu veux en savoir plus? Écrit à lesbiche.senza.frontiere@gmail.com
Nous sommes fières de ce que nous sommes, nous luttons contre la lesbophobie, nous dépasson la stigmatisation et la peur. Nous en savons beaucoup sur les frontières, nous en avons surmonté quelques-unes et nous en avons encore davantage devant.
Perchè un gruppo lesbico si occupa di migrazioni?
- Perché le migrazioni sono una questione nodale della realtà in cui viviamo. Per noi essere lesbiche non vuol dire solo chiedere dei miglioramenti legislativi per il nostro gruppo di appartenenza, ma anche lavorare per un progetto politico complessivo di cambiamento.
- Perché arrivano al circolo sempre più lesbiche migranti da tutti i paesi del mondo. Dare per scontato che il nostro movimento sia omogeneo significherebbe discriminare chi non gode dei privilegi dovuti all’essere bianca, nativa e borghese
- Perché vogliamo evitare che il movimento delle lesbiche si fratturi lungo linee di divisione etnica come è successo in altri paesi. Le lesbiche migranti sono sempre più presenti in Italia e ci ricordano la necessità di riconoscere e combattere il razzismo nel nostro movimento.
- Perché vogliamo evitare che il pinkwashing venga utilizzato per metterci le une contro le altre
ArciLesbica Zami è una delle associazioni fondatrici e promotrici della rete Milano senza Frontiere, ma già anni prima della fondazione di questa rete il circolo Zami aveva iniziato a lavorare nel campo della migrazione.
Il primo giovedì del mese alle 18.30 siamo in Piazza della Scala con le foto dei nuovi desaparecidos. Perché non sono numeri ma persone.
ArciLesbica Zami partecipa al gruppo I.O. (Immigrazione e Omosessualità), una rete di attiviste/i lesbiche e gay che da anni lavora per l’accoglienza di migranti lgbt*, in particolare sul versante legale, ma non solo.
Grazie all’intervento di ArciLesbica Zami, il Pride di Milano 2014 ha visto la presenza del gruppo migranti, con il discorso dal palco di Edda Pando. E’stata la prima volta che le/i migranti hanno partecipato in un gruppo organizzato al Pride di Milano.
https://www.youtube.com/watch?v=JUpsJrs6x5g
Quando siamo nate nel 1996 abbiamo scelto il nome Zami come augurio che il nostro movimento sapesse superare il razzismo e l’indifferenza che nasce dal privilegio di chi è bianca e potesse diventare davvero un movimento di tanti colori.
Zami è una parola caraibica che indica le donne che lavorano insieme come amiche e amanti ed è il titolo dell’autobiografica della poeta e scrittrice africana-americana Audre Lorde (1934-1992).
WHO SAID IT WAS SIMPLE
L’albero della rabbia ha così tante radici
che a volte i rami si rompono
prima di dare frutti.
Sedute da Nedicks
le donne si incontrano prima della manifestazione
e discutono delle ragazze problematiche
che assumono per renderle libere.
Un barista quasi bianco passa davanti
ad un fratello in attesa per servirle per prime
e le signore non si accorgono né rifiutano
i sottili piaceri della loro schiavitù.
Ma io sono obbligata dal mio specchio
così come dal mio letto
a vedere le cause nel colore
così come nel sesso
e siedo qui chiedendomi
quale parte di me sopravvivrà
a tutte queste liberazioni.
Audre Lorde
Poeta e scrittrice