ARCILESBICA CHIAMA A
PARTECIPARE INSIEME AL PRIDE DI MILANO DI SABATO 30 GIUGNO
Sarà un Pride importante perché cade in un momento di grande cambiamento del movimento lgbt. Una stagione politica si è conclusa e dipenderà anche da noi costruire quella che viene.
Sta anche a noi evitare che un movimento rivoluzionario di liberazione si trasformi in uno dei migliori testimonial per politiche regressive.
Nelle piattaforme di altri Pride, per fortuna non in quella di Milano, abbiamo visto comparire richieste che non sono state discusse in modo approfondito e condiviso dal movimento, come la surrogazione di maternità, gli ormoni bloccanti la pubertà per i bambini definiti gender variant, l’assistenza sessuale ai disabili e l’idea che la prostituzione sia un lavoro come un altro invece che violenza e stupro a pagamento. Inoltre i Pride sono sempre più sponsorizzati da società multinazionali che cercano di ripulire la loro immagine sostenendo la parata.
Ma un altro Pride è possibile.
Siamo al Pride per sostenere rivendicazioni progressiste come l’adozione alle coppie e alle persone omosessuali, la difesa del welfare sempre più sotto attacco, il rispetto delle donne che respinge i tentativi di normalizzare la violenza e la mercificazione chiamandole autodeterminazione, l’accoglienza di tutte e tutti indipendentemente dal colore della pelle che respinge i tentativi di mettere una minoranza contro un’altra e i penultimi contro gli ultimi.
Il Pride è questo per noi di ArciLesbica.
In questa città abbiamo contribuito a fondare il coordinamento Arcobaleno e a organizzare il primo Pride e poi tutti gli altri.
Abbiamo per prime portato gruppi del movimento migrante in piazza e sul palco.
Abbiamo scelto di partecipare al Pride di Milano perché vogliamo ritrovare le compagne e i compagni di tante lotte, vogliamo incontrarne di nuove e marciare tutte insieme.